Da adesso è possibile organizzre eccezionali degustazioni direttamente presso la casa vacanza dove vo trovate. Potrete assaporare le eccelleze siciiane al minor costo possibile.
La degustazione base comprende:
- 2 vini rossi (etna rosso doc, nerelo mascalese)
- 3 formaggi tipici (Piacentinu ennese DOP, Provola Ragusana, Tuma Canziata)
- 1 tipo di olio extre vergine di oliva (nocellara dell'etna) sevito su delle fette del tradizionale pane di semola legermente abbrustolito ed impreziosito con l'origano dell'Etna
- Frutta secca e fresca
Il tutto verrà conesgnao direttamente a somiciolio da voi. Possibile ordinare ulteriore formaggio dei tipi proporsti sopra.
Il Piacentinu Ennese
Il Piacentinu ennese compare sulla scena nel IV secolo quando fu citato da Gallo, un noto storico dell'epoca, il quale si prese la briga di raccontarne le fasi di salatura e di aggiunta dello zafferano e del pepe nero. Questa collocazione temporale lo porterebbe di diritto tra i più antichi formaggi dell'intero panorama caseario italico se non fosse che un'altra leggenda ne sposterebbe la sua data di nascita ad un'epoca meno lontana e cioè il 1090.
Narra difatti la leggenda che Ruggero il Normanno, in piena proccupazione per la crisi depressiva che stava vivendo la moglie Adelasia, chiese ai casari della zona di indovinare la preparazione di un formaggio dalle proprietà taumaturgiche. Siccome era noto che il "Crocus sativus" ovvero lo zafferano avesse di tali capacità, i casari furono concordi nell'immergerlo nella cagliata per ottenere un formaggio del colore dell'oro e dotato di grandi poteri energizzanti.
Nel 2013 il Piacentinu ennese che già aveva ottenuto la Denominazione di origine, è entrato a far parte dei prodotti tutelati dal presidio slow food. Questo ingresso è avvenuto in concomitanza con la rassegna casearia mondiale di Bra (CN) e si prefigge lo scopo di continuare a produrre questo storicissimo formaggio non abbandonando le tecniche tradizionali originarie che ne mantengono un incredibile struttura oltre alla peculiare essudazione unica, in favore della meccanizzazione e della perdita di qualità.
La Provola Ragusana
Dai pascoli naturali dell’Altopiano Ibleo, ricchi d’essenze foraggiere spontanee, nasce la provola ragusana, un formaggio fresco a pasta filata dal gusto dolce e dalla tipica forma a pera.
Questo è uno dei formaggi più antichi dell’isola, come testimonia già nel 1808 l’abate Paolo Balsamo nel suo «Viaggio fatto in Sicilia e particolarmente nella Contea di Modica».
In questo documento si racconta di una fiorente tradizione casearia di formaggi e ricotta.
La Provola Ragusana è stata inserita tra i formaggi storici siciliani, sottoposti a tutela dal rischio di estinzione con Decreto Ministeriale del 18 luglio 2000 n. 130.
La Tuma Canziata (persa)
Dal gergo siciliano “Tuma Canziata“, in quanto il formaggio prodotto il giorno prima della transumanza veniva messo da parte.
La storia è quella di un formaggio che si produceva già molti secoli fa, ma che sparì dal panorama gastronomico siciliano per circa un secolo. Gli ultimi documenti che ne parlano risalgono al 1930, e più precisamente ad un elenco di formaggi prodotti in Sicilia stilato da Alberto Romolotti, in cui se ne descriveva anche il processo produttivo. “Tuma perduta” recitava il testo, ricordando un formaggio peculiare dell’isola che già all’epoca non si conosceva più.
Il formaggio che veniva prodotto l’ultimo giorno, veniva messo in assi di legno negli antichi casolari di pietra calcare, e rimaneva sul posto senza essere rimosso fino al ritorno del gregge sul posto trovandolo pieno di muffa e con quasi assenza di sale. Ad oggi sono state create le stesse condizioni di un tempo per avere gli stessi risultati che ottenevano i pastori.
La Tuma Canziata si presenta di colore giallo paglierino, la pasta cotta compatta, la crosta ricoperta leggermente di muffa, non è edibile.